Stazioni della nuova cabinovia Colbricon Express
Menzione Speciale
Edizione 2019
Ambito B
Soggetto ProponenteMimeus Architettura: Lucia Pradel, Giacomo Longo e Andrea Simon Architetti-Ingegneri, Trentino, Ital
La nuova cabinovia “Colbricon” è stata realizzata in sostituzione del precedente asse di collegamento, costituito da due distinti impianti di risalita posti in serie, che da San Martino di Castrozza trasportavano gli sciatori a 1830 metri di quota in località Pian delle Cartucce. L'intervento ha avuto come obiettivo la valorizzazione architettonica delle stazioni di valle e monte dell'impianto, dotandole di una struttura di copertura in sostituzione delle tradizionali carene prefabbricate che poco si adattano alla definizione di spazi architettonici di qualità. Lo studio compositivo delle stazioni ha concentrato l'attenzione sulla conformazione
e mitigazione dei grandi involucri destinati ad ospitare l'ingresso e l'uscita delle cabine con i relativi spazi di imbarco e di sbarco dei passeggeri. Le geometrie di questi imponenti volumi nascono dalla ricerca di un saldo legame tra forma e funzione, per limitare all'indispensabile l'ingombro volumetrico delle stazioni. L'involucro principale è caratterizzato da un rivestimento metallico in lamiera forata e colorazione affine alle tinte del locale paesaggio di alta montagna. Di giorno questa “pelle” lascia appena intravedere la struttura dell'impianto di risalita all'interno dell'involucro, che di notte è invece esaltata dall'illuminazione interna. Le facciate dei corpi secondari, che costituiscono una sorta di basamento, sono invece realizzate in calcestruzzo bianco a vista e caratterizzate da grandi superfici semitrasparenti in policarbonato. La stazione di valle è localizzata ai margini del grande parcheggio di attestamento della skiarea, su una superficie pressoché pianeggiante e relativamente antropizzata. La stazione di monte, invece, emerge solo parzialmente fuori terra incuneando parte del volume di basamento in calcestruzzo nel pendio, dove sono localizzati ilocali di servizio ed il grande deposito dei veicoli. L'aspetto più arduo del progetto è individuabile nella necessità di conciliare la realizzazione di grandi volumi tecnici con un contesto naturale di alta quota e di grande pregio naturalistico. Il lavoro da questo punto di vista non mira in alcun modo a camuffare l'entità dei manufatti bensì ad instaurare un dialogo tra quest'ultimi ed il paesaggio introducendo un ordine geometrico nelle forme ed una ricerca cromatica che si adatti alle variazioni stagionali.
Localizzazione del progetto
, Trentino, Italia, San Martino di Castrozza, Primiero S.M.C.Motivazione della Giuria
La Giuria valuta favorevolmente l'esito progettuale, che è ritenuto coerente con le premesse programmatiche di razionalizzazione impiantistica e riqualificazione architettonica e paesaggistica dell'infrastruttura. Si apprezza in particolare la scelta di operare una netta caratterizzazione dei diversi elementi funzionali che si distinguono in modo chiaro per forma e materiali, pure armonizzandosi tra loro in un insieme coerente e ben relazionato con il delicato contesto paesaggistico. I nuovi fabbricati presentano caratteri compositivi e costruttivi che agevolano il dialogo con il paesaggio, favorito dalla caratterizzazione leggera e visivamente permeabile dei volumi destinati all'impianto e giocando, nei volumi destinati ai servizi, su un equilibrato rapporto tra trasparenze e pareti opache in calcestruzzo.