Campofei: incontro tra tradizione e innovazione

Menzione Qualità

Edizione 2016

Ambito B

Soggetto Proponente
Dario Castellitto, Valeria Cottino e Ivano Menso

Campofei è una delle più importanti borgate del comune di Castelmagno in alta Valle Grana e si caratterizza per una specifica complessità dal punto di vista della morfologia insediativa. Il fenomeno dell'abbandono è stato molto marcato sin dalla prima metà del Novecento, ma quando nel 2009 quattro imprenditori decidono di investire nel recupero dell'intera borgata attraverso la società agricola semplice Chandarfei, pochi interventi mirati conducono ad una rivitalizzazione economica del borgo attraverso la creazione di microeconomie legate alla filiera del Castelmagno e alla produzione di erbe aromatiche. L'obiettivo ambizioso dell'intervento non è il recupero di un singolo edificio ma dell'intero insediamento e del contesto paesaggistico. Il problema della frammentazione della proprietà è stato risolto attraverso l'acquisto dell'intero nucleo con le rispettive pertinenze. Il recupero si è poi configurato come un insieme di azioni strategiche a “piccola” e “grande” scala all'interno di un disegno più complesso. L'obiettivo è quello di innescare, attraverso singoli interventi, un effetto domino per una riqualificazione della borgata e del suo contesto. I progettisti sono gli stessi che hanno ridato vita alla borgata di Paraloup. Il progetto di recupero ha dovuto confrontarsi con le problematiche legate ai criteri di intervento su un patrimonio diffuso rilanciando la sfida del progettare il dialogo tra antico e nuovo per la creazione di nuovi paesaggi.

Campofei: incontro tra tradizione e innovazione

Localizzazione del progetto

Borgata Campofei, Piemonte, Castelamagno

Motivazione della Giuria

L'intervento di recupero affronta efficiciemente sia la scala edilizia sia quella dell'insediamento. Le soluzioni proposte appaiono convincenti e attente ai temi della rivitalizzazione economica del borgo, della costituzione di un nuovo rapporto con il contesto territoriale che lo ospita e della introduzione di nuove tecniche edilizie che dialogano in modo equilibrato con le preesistenze.