Dovelacquariposa

Menzione Qualità

Edizione 2019

Ambito B

Soggetto Proponente
NEXUS! Associati: Gianfranco Giovanelli Ingegnere, Roberto Paoli Architetto, Francesco Pezzarossi Pe

Un serbatoio dalla forma semplice e pulita, un monolite adagiato su di un fianco, perfettamente orizzontale come l'acqua che contiene. Un elemento semplice ed unico che si distingue dalle “forme” della natura, sinuose, irregolari, mai ripetitive e diverse in ogni loro parte. L'artefatto dialoga con il paesaggio realizzando un processo di fusione tra ambiente e costruito, esprimendo la volontà di definire attraverso l'architettura un nuovo “paesaggio”. Il piccolo serbatoio idrico si dispone con intelligenza lungo la passeggiata tra i boschi, regalando ai passanti un senso di
misura e di quiete che ben si addice all'acqua che vi “riposa” protetta all'interno. In corrispondenza dell'ingresso si offrono al visitatore una porta e una fontana, suggerendo un rituale di gesti anonimi e generosi, quali quello dell'abbeverarsi ad una fonte, appartenenti all'immaginario e alla tradizione delle passeggiate montane. La semplificazione estrema del volume porta in primo piano l'involucro, che rappresenta il legame tra l'interno (contenitore d'acqua) e l'esterno (natura), tra il costruito e il paesaggio. Le uniche eccezioni sono rappresentate dai fronti di testata pensati come scavi che inglobano ed inquadrano il paesaggio. La superficie esterna è stata realizzata in calcestruzzo armato faccia a vista per ottenere un'“epidermide” sensibile all'azione della luce e mutevole, in efficace dialogo con la fissità dell'immutabile geometria.

Dovelacquariposa

Localizzazione del progetto

, Trentino, Italia, Roncone, Sella Giudicarie

Motivazione della Giuria

Il piccolo volume tecnico si caratterizza per la capacità di instaurare un dialogo coerente e armonico con il contesto naturale in cui è inserito. Si apprezza la scelta di introdurre una forma caratterizzata dal linguaggio spiccatamente contemporaneo, contraddicendo in modo convincente l'idea radicata che in contesti quali quello di progetto la soluzione vada ricercata nel mimetismo o nella riproduzione acritica di forme stereotipate prive di legame con la funzione del manufatto.