Paesaggio alpino e uomo: un nuovo sguardo cinematografico
Menzione Speciale
Edizione 2019
Ambito C
Soggetto ProponenteMichele Trentini, Trentino, Italia
The project consists of eight documentary films that focus on the landscape in the alpine area of the Trentino, Veneto and Friuli Venezia Giulia regions, from an aesthetic, social and anthropological, historical, ethnographic and architectural perspective.The documentary films were shot between 2008 and 2018 using visual anthropology and cinematographic observation and stressing the point of view of new inhabitants and interpreters of the alpine landscape. The documentary films were made in collaboration with many local institutions, bodies and associations, such as the International Alliance for Terraced Landscapes, the CAI Gruppo Terre Alte, the University of Padua, the Accademia della Montagna del Trentino and the ecomuseums, among others.Four documentary films – “Piccola terra”, “Contadini di montagna”, “Uomini e pietre” and “Manufatti in pietra” - are dedicated toterraced landscapes, mountain farming and theconstruction techniques of dry-stone buildingsalso from the perspective of the people who take care of their protection, management and maintenance over time. The other four documentary films – “Cheyenne, trent'anni”, “Ritratti in malga”, “Latte Nostro - Il Caseificio Turnario di Peio” and “Latte Nostro - La Latteria Turnaria di Campolessi” - stress the key role played by pastoralism, breeding and the mountain dairy production system in the maintenance of mountain pastures.All the topics and matters presented in this series of documentary films are closely related to the promotion of high-quality and sustainable tourism in alpine valleys.
Localizzazione del progetto
, Veneto, ItaliaMotivazione della Giuria
Il progetto interpreta e documenta in termini diretti e non retorici alcune strutture paesaggistiche tipiche del mondo alpino, legate alla gestione delle attività agricole e dell'allevamento in montagna. Il rapporto inscindibile tra i luoghi e le persone che li gestiscono è il filo conduttore che connette tra loro le diverse tappe in cui è articolata l'iniziativa cinematografica. La visione dei film restituisce allo spettatore una dimensione non estetizzante dei luoghi della ruralità alpina dove gli artefici di quei paesaggi narrano direttamente e senza filtri o sovrapposizioni interpretative le loro esperienze di vita, l'orgoglio per il loro ruolo sociale e le difficoltà che incontrano nella loro quotidianità. Luoghi ricchi di fascino e di valori, frutto di scelte professionali ed esistenziali che in alcuni casi sono vissute in continuità con una tradizione familiare radicata e in altre situazioni sono delle vere avventure personali alla conquista di nuovi orizzonti di vita. L'indubbia padronanza della tecnica cinematografica mostrata dall'autore unita ad una capacità di lettura del paesaggio correttamente letta in prospettiva antropologica, generano un prezioso lavoro di documentazione che si interroga sul futuro del paesaggio della montagna alpina, mostrando con realismo le contraddizioni le difficoltà e le potenzialità di luoghi e di persone che lottano per affermare la propria centralità.